sabato 5 gennaio 2019

Le contemplazioni di Hiroshi Sugimoto





      Hiroshi Sugimoto è nato a Tokyo nel 1948. Dopo aver conseguito il "Bachelor of Arts" presso la Rikkyo University, intraprese un viaggio di studio che lo portò a visitare prima i paesi del Patto di Varsavia, successivamente l'Europa occidentale e infine gli States. 
 Fondamentale risultò la sua permanenza negli Usa, dove conseguì, presso l'ArtCenter College of Design, il Bachelor of Fine Arts (B.F.A.). Altro tassello essenziale, per il suo sviluppo artistico, fu la visita all'American Museum of Natural History di New York, dove l'impatto con il fortissimo realismo dei diorami di animali e persone ispirò la serie Dioramas, Seascapes e Theaters.







  Osservando i diorami con un occhio chiuso, Hiroshi Sugimoto si rese conto di come essi prendessero vita, riuscendo quasi a saturare la percettività del fruitore, il quale veniva immerso completamente nella scena ricreata.
 "Dioramas" raccoglie gli scatti effettuati da Hiroshi Sugimoto presso l'American Museum of Natural History di New York. In essi viene "fossilizzato" il ciclo della vita, dall'origine fino ad un ipotetico scenario apocalittico, in cui l'uomo, responsabile della distruzione sulla terra, scompare, permettendo il rifiorire della natura.  In quest'opera, Hiroshi Sugimoto rappresenta il mito della vita, tra Genesi e Nemesi.

  "Dioramas" (118 pagine, Ed. Damiani, 2014) su Amazon










 Anche nell'opera "Seascapes", Hiroshi Sugimoto rappresenta il mito della creazione, attraverso tre elementi fondamentali per la vita, ossia l'aria, l'acqua e la luce.
 Il mare diviene la tavolozza su cui l'artista, come un alchimista, gioca con l'incontro di questi elementi, originando foto in cui il brodo primordiale appare ora quieto ora ribollente, oppure ipnotico con il suo ritmo che quasi lambisce lo stesso fruitore.
 Le 220 immagini in bianco e nero rubano alcuni dei dialoghi infiniti tra cielo e mare, influenzato dalle stagioni come dall'alternarsi tra giorno e notte. Gli stessi fenomeni meteorologici, come la pioggia o la nebbia, rappresentano sì una variazione nel dualismo cielo/mare, ma anche una sorta di ponte sospeso tra i due mondi.

"Seascapes" (Ed. XAVIER BARRAL, 7 marzo 2019) su Amazon.













     La serie "Theaters" nacque nel 1976, quando Hiroshi Sugimoto decise di effettuare una raccolta di fotografie all'interno di diverse sale cinematografiche, compresi i drive e le sale degli anni '20.
 Ciò che caratterizza queste foto è che il tempo di esposizione corrisponde perfettamente alla durata del film proiettato. In questo modo l'autore riesce a racchiudere in un'unica immagine i 172.800 fotogrammi che costituiscono un film di due ore.
 Hiroshi Sugimoto si pone come un moderno sciamana, la cui fotografia, secondo le sue dichiarazioni, attua una forma di esorcizzazione dei fantasmi liberati dall'eccesso di immagini contenute in un film.

"Theaters" (176 pagine, Ed. Damiani, 2016) su Amazon.












"Le Notti Bianche", opera in edizione limitata e numerata, raccoglie venti immagini inedite di teatri lirici realizzate da Hiroshi Sugimoto in Italia tra il 2014 e il 2016. 
 A differenza della raccolta "Theaters", in "Le Notti Bianche" l'immagine frontale del palcoscenico è accompagnata da quelle della platea e della galleria del teatro. I teatri ripresi, scelti per le loro caratteristiche architettoniche oltre che per la loro storia, sono il Teatro Carignano di Torino, il Teatro Farnese di Parma, il Teatro all'Antica di Sabbioneta, il Teatro Olimpico di Vicenza, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Scientifico di Mantova, il Teatro dei Rozzi di Siena, il Teatro Sociale di Bergamo, il Teatro Comunale Masini di Faenza, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo, il Teatro dei Rinnovati di Siena, il Teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati di Bologna. Un libro d'artista, realizzato in una tiratura di 1000 esemplari.

"Le Notti Bianche" (56 pagine, Ed. Skira, 2017) su Amazon







Nessun commento:

Posta un commento